Giorgio

Giorgio
Questo sono io in versione escursionista

sabato 9 febbraio 2008

HO VISTO UN CAUCUS!

Non solo in Italia è tempo di elezioni. Il tour delle primarie in vista delle presidenziali statunitensi di novembre procede a pieno ritmo e, dopo il recente Super Tuesday che ha lasciato del tutto aperti i giochi in campo democratico, questo weekend ha fatto tappa in Lousiana, Washington e Nebraska (più Kansas solo per i repubblicani). Ovviamente non potevo rinunciare a quest'appassionante puntata del duello all'ultimo delegato tra Hillary Clinton e Barack Obama, tanto più che nello stato di Washington si vota col sistema del caucus, che prende il nome da antiche assemblee delle tribù indiane. In poche parole, gli elettori si ritrovano nella polling station e ognuno firma a favore del candidato prescelto o come "indeciso". Quindi si apre il dibattito, chi vuole può intervenire e spiegare le ragioni che lo spingono a sostenere un candidato piuttosto che un altro. Ognuno ha tempo fino alla chiusura del seggio per cambiare idea e, se ritiene, modificare la preferenza espressa all'inizio. Dopodicché si assegnano i delegati "in palio" in ciascun seggio proporzionalmente ai voti ottenuti da ogni candidato. Ero troppo curioso di assistere a un'assemblea del genere, così mi sono infiltrato nella polling station democratica allestita nella piscina del Greenlake Community Center, vicino casa mia.


Per la cronaca, nella mia sezione (mia per modo di dire, visto che ovviamente non potevo votare) hanno votato 111 persone. Ha stravinto Obama che ottenuto 94 preferenze, per cui dei 7 delegati assegnati al seggio, 6 sono andati a Barack e uno alla Clinton. La cosa più divertente è stata, si capisce, il dibattito.


Come prevedibile i più agguerriti sono stati i supporters di Hillary, che hanno cercato a tutti i costi di convincere qualche obamiano a cambiare idea, migliorando così il misero bottino di 17 voti racimolato dalla senatrice. Devo dire però che la discussione è stata assolutamente civile e pacata, quasi tutti gli interventi sono stati sensati e interessanti e venivano accolti ognuno con un applauso... No, dico, vi immaginate come andrebbe a finire una cosa del genere in Italia (meridionale in particolare)? Nel sangue, tipo assemblea di condominio di Fantozzi!


Per primo ha preso la parola un BAMBINO di non più di 12 anni che si è presentato come "volontario del comitato pro Hillary" e ha illustrato tre punti forti del programma della Clinton: 1. riforma del sistema sanitario, 2. tutela dell'ambiente, 3. facilitazione dell'accesso ai colleges per gli studenti. Io assistevo tra il divertito e lo sbigottito. A parte un'altra tipa perdutamente infatuata della senatrice ("She is leal, onest, competent" e altri elogi di questo genere), quasi tutti gli interventi sono stati però per Mr. "Yes, we can". In particolare, secondo i più bisognerebbe votarlo 1. perché non viene dall'establishment dei vecchi politicanti e quindi 2. perché avvicinerebbe molti giovani alla politica e ai democratici, 3. perché risolleverebbe l'immagine dell'America agli occhi del mondo, 4. perché la sua candidatura spiazzerebbe i repubblicani.


Non c'è stata storia. D'altra parte lo stato di Washington è una roccaforte di Barack, che dovrebbe essersi piazzato tra il 65 e il 70%. Tutto il mio vicinato è tappezzato di cartelli "Obama for President" tipo quello nella foto sopra. Alla fine le platforms, come si dice (cioè i programmi), dei due candidati democratici sono molto molto simili e comunque è un peccato dover scegliere tra un candidato nero e una donna. Per quanto mi riguarda, mi tira di più l'idea di un Black President anche perché, dopo 20 anni, sarebbe ora che l'inquilino della Casa Bianca non fosse né un Bush né un Clinton!

Ah, per fortuna mi trovo sulla West Coast o, come la chiamano i maliziosi, la Left Coast... Se invece che alla University of Washington fossi alla University of Oklahoma vedrei girare per il campus magliette con la faccia di Bush stampata sopra o col motto "Reagan Revolution"... Ma per fortuna, l'America è così varia!


14 commenti:

Serena ha detto...

E sì...io non avrei proprio retto la faccina di Bush...you're Lucky!!!!Many kisses.

Giorgio ha detto...

Pensa che una volta un mio amico che era in Oklahoma ha condotto un sondaggio tra ragazzi per conto di una rivista studentesca. Il quesito era: "Cosa ne pensi dell'integrazione europea?". Molti hanno risposto di essere preoccupati perché nella Bibbia ci sarebbe scritto che, quando tutti i popoli d'Europa saranno uniti, allora sarà prossima la venuta dell'Anticristo... Ribadisco: per fortuna mi trovo nell'altra America.

Emma ha detto...

GIORGIOOOOO!
quanto voglio esserci con te! incredibile . . . vedrai la campagna americana più importante da ANNI ed io posso solo leggere il tuo blog! sono troppo invidiosa. infatti ti trovi in una parte del paese molto particolare - ma venendo da boston, per me è la prospettiva giusta (anche se hillary ha vinto il mio stato)! viva obama! viva giorgio!

Giorgio ha detto...

Beh, si sa che il New England è tutta un'altra cosa! Spero di avere un po' di tempo per visitarlo prima di tornare in Italia. In attesa di fare un salto "dalle tue parti", sono più che contento di trovarmi nell'Evergreen State.
Consolati, anche io sono lontano da casa in periodo di elezioni (anche se in Italia c'è poco da stare allegri in questo momento). Tiferò Obama anche per te!

moravkovaeva ha detto...

Oh Giorgini,
mi mancavano i tuoi commenti !!!

Bella quella sulla “integrazione europea”… gliel’hai detto che non c’e di che avere paura… ci penso quando per attaccare un domestico elettronico metto sul muro tre-quatro adattatori per accenderlo!
…pensando alle cose piu semplici…la mia laurea non e ancora riconosciuta …pur essendo “comunitaria europea”… mah…hihi ;-)

Comunque visto ”uguaglianza” dei programmi dei due candidati e davvero una vera sfida tra due candidati cosi simbolici (non solo per Casa Bianca) – “Black” President in White House oppure Presidentessa “al inizio del secolo di dona” ;-)

Per “cosa” tifo io?
Tra le cose sopra… per me importante che Giorgio presto torna a casa!!!
(In tutti i sensi:-)

Si sisisicuramente qui ci divertiremo moooolto di piu intorno aprile …

Eh si abbiamo tutti da studiare e imparare… ma a parte delle sfide mi aggiungo al commento del MicNap e mi raccomando soprattutto divertiti e DACCELLATUTTA!

Giorgio ha detto...

Anche io ho il mio da fare con gli adattatori. Per esempio non posso usare computer e asciugacapelli contemporaneamente...
Quando il tempo avrà smesso di fare schifo tutti i giorni (ancora 5-6 settimane secondo il meteo), la prof turca di Game Theory avrà smesso di assegnarci esercizi assurdi che mi occupano tutto il weekend e la prof di African Development avrà smesso di farci leggere montagne di roba per casa, allora mi divertirò di più!
A presto, au revoir!

Betty ha detto...

Mentre tu assistevi al caucus, io partecipavo attivamente a un pomeriggio culturale presso la sede del Prc qui a Bologna: cineforum (ma guardacaso sono arrivata troppo tardi e me lo sono perso!) seguito da aperitivo con open bar... alla fine ero praticamente a stozze!!! Ah, se Ronzino sapesse...

Giorgio ha detto...

Infatti, hai visto il film "Good Bye Lenin", in cui la madre comunista fino al midollo cade in coma dopo aver visto il figlio partecipare a una manifestazione anti DDR? Beh, penso che la reazione sarebbe simile... Comunque pare che in una piazza di Seattle ci sia una statua di Lenin, indagherò.

moravkovaeva ha detto...

GIORGINI !!!

BUON ST. VALENTINO !!!

BACETTI ABBRRACETTI !!!

Giorgio ha detto...

Ah, grazie, me ne ero quasi dimenticato... Anzi, a ripensarci bene qualche giorno fa ho visto in un negozio una t-shirt da donna con al centro un cuore e la scritta "I love single"... mi sembra in tema, no?

micnap ha detto...

Dalla politica, al senso dell'europa...fino a San Valentino...grandi temi e temi leggeri...hummm...blog interessante!
Credo che per certi aspetti l'italia sia davvero un paese sotto sviluppato: nella situazione di eva ce ne sono tanti, e trovo davvero ingiusto il non riconoscimento della laurea...prima o poi ci si arriverà, certo, ma quanto si deve ancora aspettare? Anche per la musica la situazione è disastrosa rispetto al resto dei paesi europei...due ore alla settimana alle scuole medie...spesso fatte male! I bambini delle scuole elementari non fanno nulla, quelli dei licei nemmeno...mah!
Vabè...alleggerisco: per San Valentino, personalmente preferisco festeggiare il giorno prima e il giorno dopo, ed evitare l'aspetto "commerciale" che questa festa ha assunto. A proposito, Giorgio, se vai a trovare Rebecca salutacela tanto...e infine, saluta (rigorosamente in tedesco...!) la biondina!

Un abbraccio,
michele

Giorgio ha detto...

Noooo, anche il maestro è dei nostri, sono commosso!
Per rimanere in tema di arretratezza musicale dell'Italia, in quasi tutte le case che ho visto a Seattle c'è un pianoforte (anche se non necessariamente qualcuno che sappia suonarlo...). Una volta, a una fiera dell'usato, ne davano uno, un po' vecchiotto ma ancora funzionante e soprattutto accordato, per 160 dollari! Mi sembrava un'occasione così conveniente che, anche se non lo so suonare, sono stato sul punto di comprarlo. Poi ho desistito per motivi, diciamo così, logistici (nel senso che nel mio appartamentino non c'è spazio per me e un pianoforte, e poi il trasporto ecc.).
Bene, alla prossima allora, nel frattempo ti saluto le biondine (ce ne è più di una...)!

Serena ha detto...

Uei...qui aleggia aria di invidia...
Tutti da Giorgio e nessuno da me!
Sigh Sigh Sigh...
Vabbè solo perchè lui è più lontano però!!!! :)
Intanto però ai "nuovi" lascio una traccia
http://pensieri-miei.blogspot.com/
Baci a te che è sempre un piacere sentire dal vivo!;)

Giorgio ha detto...

Allora? facciamo come i politici, campagna acquisti in campo avversario?... Beh, vabbé, tanto si tratta di prodotti diversi, non è concorrenza sleale.